Ing. Lorenzo Maiorano

- Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, Sezione A (Civile Ambientale, Industriale e dell’Informazione)
- Elenco dei Professionisti Antincendio (ex L. 818/84) del Ministero dell’Interno
- Albo dei CTU del Tribunale di Bari, Categoria INGEGNERI (Specializzazione Elettronica)

Microsoft Office Excel: "Errore durante l'invio del comando al programma"

Problema: cliccando due volte sull'icona di un documento Excel, il documento non si apre e compare sullo schermo il messaggio "Errore durante l'invio del comando al programma".

Causa: Questo problema può verificarsi se in Excel è selezionata l'impostazione "Ignora altre applicazioni".

Soluzione:
Correzione manuale
Per risolvere il problema manualmente, attenersi alla seguente procedura:

Microsoft Excel 2010
  1. Fare clic sulla scheda File, quindi su Opzioni.
  2. Fare clic su Avanzate, quindi deselezionare la casella di controllo Ignora altre applicazioni nell'area Generale.
  3. Scegliere OK.

Microsoft Office Excel 2007
  1. Fare clic sul pulsante Microsoft Office, quindi su Opzioni di Excel.
  2. Fare clic su Avanzate, quindi deselezionare la casella di controllo Ignora altre applicazioni nell'area Generale.
  3. Scegliere OK.

Microsoft Office Excel 2003 o versioni precedenti
  1. Scegliere Opzioni dal menu Strumenti.
  2. Fare clic sulla scheda Generale.
  3. Deselezionare la casella di controllo Ignora altre applicazioni, quindi scegliere OK.

Dopo avere effettuato questa operazione, sarà possibile aprire le cartelle di lavoro facendo doppio clic su di esse in Esplora risorse.

Telemedicina: diagnosi, terapie, e controlli a distanza

"Visite mediche a casa dialogando col medico via computer, esami e referti trasmessi per email, videoconsulti fra specialisti, monitoraggio in continuo dei pazienti, riabilitazione a domicilio grazie alla "connessione" con il terapista: la telemedicina sarebbe tutto questo e molto altro ancora. Il condizionale non è scelto a caso, perché di telemedicina si parla tanto, ma nei fatti se ne fa molta meno..."
Link all'articolo: www.corriere.it

"In Italia le prime esperienze di telemedicina risalgono alla fine degli anni 70, quando si cominciarono a inviare a distanza gli elettrocardiogrammi. La cardiologia sembra fatta apposta per essere "teletrasmessa", visto che i dati dell’attività cardiaca sono in gran parte elettrici. Così, non a caso la cardiologia è il settore in cui la telemedicina ha fatto passi da gigante: oggi l’ipotesi di farsi monitorare costantemente il cuore, magari anche se si è sani, non è più futuribile..."
Link all'articolo: www.corriere.it

IARC CLASSIFIES RADIOFREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS AS POSSIBLY CARCINOGENIC TO HUMANS

The WHO/International Agency for Research on Cancer (IARC) has classified radiofrequency electromagnetic fields as possibly carcinogenic to humans (Group 2B), based on an increased risk for glioma, a malignant type of brain cancer, associated with wireless phone use.

La radiofrequenze dei telefoni cellulari e di altri apparati di comunicazioni wireless «potrebbero causare il cancro negli essere umani». Lo ha deciso un gruppo di 34 esperti dell'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che al termine di una review degli studi sul tema ha definito i campi elettromagnetici come «possibilmente carcinogeni».

Non è vero che l’energia nucleare è sicura e non costa

Nel 1987 il popolo italiano aveva già chiesto con un referendum di abbandonare il nucleare, evitando così una seconda Cernobyl, un’altra Fukushima. Eppure ancora dopo 23 anni paghiamo sulle nostre bollette 1 miliardo l’anno per mettere in sicurezza le scorie radioattive e gli impianti nucleari spenti.

Già oggi il mondo non dipende affatto dal nucleare, che rappresenta solo il 5,8% dell'energia primaria prodotta e il 13,5% dei consumi elettrici, meno di quanto non copra l'energia idroelettrica. Autorevoli studi hanno dimostrato inoltre che non è per niente vantaggioso.
Negli ultimi anni sono cresciute più le rinnovabili di qualunque altra forma di energia e nei prossimi anni saranno più i reattori che arriveranno a fine ciclo di quanti ne saranno avviati. Tutti i principali studi internazionali dicono che il futuro è nelle energie rinnovabili, come anche l'Unione Europea sostiene.

La buona notizia è che la lista dei paesi che hanno detto no all'atomo si allunga. Recentemente si era aggiunta la Svizzera, mentre è di oggi la decisione clamorosa della Germania "seria, irreversibile e chiara": entro il 2011 spegnerà tutti i reattori, gli otto reattori oggi scollegati dalla rete non saranno riattivati, altri sei reattori saranno spenti entro il 2021 e i restanti tre cesseranno la produzione entro il 2022.

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